Esami di Stato 2022/2023 Primo ciclo: Nota Ministero

Sintesi della Nota informativa del Ministero dell’Istruzione del 7 Febbraio 2023, relativa allo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del Primo Ciclo d’Istruzione a.s. 2022 – 2023

Recentemente, il Ministero dell’Istruzione ha emanato una Nota che aggiorna sia i requisiti di accesso, sia le modalità di svolgimento previste per l’Esame di Stato conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione: in altre parole, l’Esame di Terza Media.
In realtà, come per il Secondo Ciclo, si tratta di un ritorno alla situazione precedente all’a.s. 2019 – 2020 e quindi il riferimento è al DL 62/2017, che regola lo svolgimento dell’Esame stesso.

1 – Requisiti di ammissione
a) Frequenza scolastica: aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti.
b) Prove INVALSI: lo svolgimento delle Prove INVALSI torna ad essere requisito per l’ammissione all’Esame, pur ricordando che il risultato delle prove stesse non inciderà sul giudizio finale. 
c) Valutazione scolastica: nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può decidere la non ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo.

2 – Le prove scritte
Per quanto riguarda le prove d’ Esame, si torna alle tre prove scritte, seguite dal colloquio orale. Le tracce delle prove scritte sono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare, sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte. Non si tratta, dunque, di prove nazionali.
Le prove scritte relative all’esame di Stato sono:
1 – Prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento. La prova fa riferimento alle seguenti tipologie: a) Testo narrativo o descrittivo. b) Testo argomentativo. c) Comprensione e sintesi di un testo
2 – Prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche. Le tracce sono riferite alle seguenti tipologie: a) Problemi articolati su una o più richieste. b) Quesiti a risposta aperta. Le soluzioni dei problemi e dei quesiti non devono essere dipendenti le une dalle altre, per evitare che la loro progressione pregiudichi l’esecuzione della prova.
3 – Prova scritta, articolata in due sezioni, una per ciascuna delle lingue straniere studiate. Le prove accertano le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa (A2 per inglese, A1 per la seconda lingua comunitaria).  Le tracce, che possono essere anche tra loro combinate, possono essere: a) Questionario di comprensione di un testo. b) Completamento, riscrittura o trasformazione di un testo. c) Elaborazione di un dialogo. d) Lettera o e-mail personale. e) Sintesi di un testo

3 – Il colloquio orale
Il colloquio sarà condotto collegialmente e valuterà il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze come specificato dalle Indicazioni nazionali per il curricolo. In particolare, l’attenzione verterà sulle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio. Il colloquio accerta anche il livello di padronanza delle competenze connesse all’insegnamento trasversale di Educazione Civica.
Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell’ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.

4 – Il voto d’esame
La votazione finale è espressa in decimi ed è determinata dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio.. Supera l’esame chi ottiene un voto pari o superiore a sei/decimi. La commissione può, su proposta della sottocommissione e con deliberazione assunta all’unanimità, attribuire la lode.

5 – La certificazione delle Competenze
Ai candidati interni che superano l’esame di Stato viene rilasciata la certificazione delle competenze, che descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite, anche orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo. 
Il documento viene redatto durante lo scrutinio finale, consegnato alla famiglia dell’alunno e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.

Per la nota originale pubblicata dal Ministero: CLICCA QUI

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