Le TIC e l'Intelligenza Artificiale nella Didattica: miti, paure e realtà

Articolo di Lorenzo Redaelli, formatore nel nostro Corso “Didattica 2:0. Intelligenza Artificiale in classe”


L’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) e recentemente dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella didattica, è diventato un argomento di grande interesse e discussione tra gli educatori. Sebbene le potenzialità di tali strumenti siano enormi, molte false credenze e paure ostacolano una loro piena integrazione. In questo articolo, proveremo a sfatare alcuni di questi miti e delineeremo chiaramente i pro e i contro dell’uso delle TIC e dell’IA in ambito didattico.


Mito n.1 L’IA e le TIC “rubano” il lavoro agli insegnanti

Questa è forse la preoccupazione più diffusa. Tuttavia, l’IA e le TIC non sono destinate a sostituire gli insegnanti, ma piuttosto a diventare strumenti potenti per potenziare l’insegnamento. Mentre l’IA può automatizzare compiti come la correzione di test o la generazione di materiali didattici personalizzati, la vera essenza dell’insegnamento, basata sulla relazione, sulla guida e sull’empatia, non può essere replicata da una macchina. Proviamo anche a delineare vantaggi e svantaggi dell’utilizzo di queste tecnologie in classe:

Vantaggi:

  • Liberazione degli insegnanti dai compiti routinari, il che comporta avere più tempo per concentrarsi su attività didattiche più profonde
  • Personalizzazione dell’apprendimento, permettendo agli studenti di procedere al proprio ritmo e in base alle proprie esigenze

Svantaggi:

  • Necessità di formazione continua degli insegnanti per mantenere aggiornate le proprie competenze tecnologiche
  • Possibile eccessiva dipendenza dalla tecnologia, se non equilibrata con metodi di insegnamento tradizionali

Mito n. 2 L’IA e le TIC riducono la qualità dell’interazione umana in aula

L’affermazione che le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) e l’Intelligenza Artificiale (IA) possano intensificare le interazioni umane può sembrare controintuitiva. Tuttavia, quando guardiamo da vicino, scopriamo che queste tecnologie possono servire come ponti che collegano le persone in modi precedentemente impensabili. Ciò accade ad esempio grazie a:

  • Piattaforme Collaborative e Social Learning: le piattaforme di apprendimento collaborativo possono migliorare l’interazione tra studenti e docenti. Queste piattaforme, spesso basate su TIC, consentono agli studenti di collaborare su progetti, discutere argomenti e ricevere feedback in tempo reale. Questo non solo facilita l’apprendimento, ma rafforza anche la coesione tra gli studenti e l’interazione con l’insegnante.
  • Assistenti Virtuali e Tutoraggio Personalizzato: l’IA può aiutare a colmare il divario tra studenti che faticano e quelli che hanno meno difficoltà. Gli assistenti virtuali possono offrire aiuto personalizzato agli studenti, consentendo loro di chiarire dubbi senza sentirsi imbarazzati o giudicati. Ciò libera tempo per l’insegnante per concentrarsi su discussioni di gruppo e interazioni one-to-one più significative.
  • Realizzazione di Classi Virtuali e Mondo Globale: con la crescita della didattica a distanza, grazie alle TIC, gli studenti ora possono interagire con i loro coetanei da tutto il mondo. Questo ha enormi implicazioni per la promozione dell’empatia culturale e l’espansione delle prospettive. Le classi virtuali possono portare a interazioni più profonde, dato che gli studenti possono sentirsi più a loro agio in un ambiente digitale, senza che questo sia in contrasto con la normale interazione in classe.

Vantaggi:

  • Le Piattaforme collaborative facilitano la discussione e l’interazione tra studenti e docenti
  • Simulazioni e realtà virtuale possono offrire esperienze immersive, promuovendo l’apprendimento attivo e la partecipazione degli studenti

Svantaggi:

  • Possibile distrazione se gli strumenti tecnologici non sono utilizzati in modo efficace o mirato
  • Rischi legati alla sicurezza dei dati e alla privacy, che richiedono una gestione attenta

Mito n. 3 L’uso dell’IA in didattica è complesso e richiede una formazione tecnica avanzata

Sebbene la comprensione approfondita dell’IA possa richiedere una certa specializzazione, l’utilizzo di strumenti basati sull’IA per la didattica è spesso intuitivo e progettato per essere accessibile a chiunque, anche senza competenze tecniche avanzate.

Vantaggi:

  • Piattaforme user-friendly che facilitano l’integrazione della tecnologia nell’insegnamento
  • Risorse e corsi di formazione disponibili per gli insegnanti per acquisire competenze digitali a vari livelli

Svantaggi:

  • Il costante avanzamento della tecnologia richiede un aggiornamento continuo delle competenze
  • Potenziali costi associati all’acquisto di nuovi strumenti o alla formazione

In conclusione, le app che utilizzano l’Intelligenza Artificiale e altre tecnologie sono soltanto degli strumenti che, se utilizzati correttamente e senza preconcetti, possono apportare grandi vantaggi al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento degli studenti. È importante che i docenti superino la dicotomia digitale/analogico e riescano ad integrare questi strumenti in maniera armonica nella loro pratica didattica, partendo sempre dall’applicazione di metodologie adeguate e da una solida progettazione degli interventi formativi.


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